Comune di Castiadas

Se c’è una location poliedrica per antonomasia, nel sud est dell’Isola, quella è Castiadas.

Il centro abitato nasce nella seconda metà dell’800 coi detenuti dell’ex colonia penale, cresce con gli agricoltori giunti dai paesi limitrofi, dei quali diventa frazione, si trasforma con l’inclusione, 50 anni fa, di una nutrita colonia di tunisini (da non perdere, i primi di agosto, la festa dei panini tunisini, con musica folk e prodotti della tradizione nordafricana), e diventa, più o meno dal nuovo millennio, fiore all’occhiello del turismo anche di lusso.

Succede così che, accanto ad agriturismi e b&b immersi nel verde, si trovino maestosi hotel, residence e resort dalle linee luxury, ben integrati con piazze e frazioni protagoniste di feste paesane oppure chioschi e locali presi d’assalto dalla movida notturna. Come fossero uno, dieci, centomila luoghi d’evasione.

Principali attrazioni turistiche

SPIAGGE

Prima del boom turistico, prima dell’attracco, nel 1875, dell’ispettore generale delle carceri, prima ancora che la terra paludosa venisse bonificata, loro esistevano e facevano bella mostra di sé: le spiagge di Castiadas, tanto paradisiache da essere spesso menzionate nelle più autorevoli guide e, non a caso, scelte come location per celebrare i matrimoni più romantici (grazie anche alla presenza di stabilimenti balneari di altissimo livello).

La prima è Cala Pira, un’insenatura con sabbia quasi rosa e fondali trasparenti su cui si erge l’omonima torre di vedetta, seguita dalla più nota Cala Sinzias che persino Goletta Verde di Legambiente ha menzionato per la limpidezza delle sue acque.

Poco più a nord Cala Monte Turno, spiaggia più bella d’Italia secondo la rivista Skyscanner, protegge dai venti Cala Sant’Elmo, una fisarmonica di piccole insenature sabbiose e scogli anche ripidi sul mare.

Infine la solitaria Santa Giusta, con sabbia chiarissima e acque turchese intenso, idealmente divisa in due dal famoso Scoglio di Peppino, una prominenza rocciosa di rara suggestione che segna il confine fra Castiadas e Muravera.

Cala Monte Turno a Castiadas è la spiaggia più bella d’Italia nel 2018 per Skyscanner!

MONUMENTI

La colonia penale, dismessa nel 1952, in estate diventa il cuore pulsante di Castiadas.

Le carceri di Castiadas furono costruite nel 1875 per volere del Ministero dell’Interno: insieme a sette guardie carcerarie sbarcarono nell’isola trenta detenuti, con il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per più di 350 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era soggetta. Con il loro impegno, fu eretta la colonia penale più grande d’Italia, che in seguito arrivò ad ospitare più di duemila persone fra carcerati, agenti di custodia ed impiegati con famiglia al seguito. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale cessò di esistere nel 1952, quando l’ETFAS, Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria della Sardegna, frutto della riforma approvata in quegli anni, prese in appalto la zona per la riforma agricola, e la suddivise in sette aziende.

Oggi le vecchie carceri si presentano a noi come un imponente edificio quasi totalmente ristrutturato, suddiviso in più parti: un cortile interno da cui ammirare l’intera struttura, la villa del Direttore, le celle, gli uffici e la farmacia. Durante la stagione estiva, nell’area della colonia penale vengono organizzate interessanti mostre legate all’artigianato, alla pittura, al settore agroalimentare, che permettono al turista di immergersi appieno nella storia di questo paese.

Contatti

Loc. Olia Speciosa, 09040, Castiadas (CA)
Tel: +39 070 994501
www.comune.castiadas.su.it

Sito: www.visitcastiadas.com

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