FESTE E TRADIZIONI DAL SAPORE PAGANO
causa della morfologia del territorio le zone interne hanno tramandato le antiche tradizioni, lingua e cultura locale con poche influenze
dall’esterno. E se vuoi conoscerle al meglio, devi partecipare a una delle innumerevoli feste tradizionali. Vieni per Sant’Antoni ’e su focu (Sant’Antonio abate, il 16 gennaio), una delle feste più sentite in tutti i paesi, durante la quale le comunità si riuniscono intorno a dei grandi falò per propiziare una buona annata. In Barbagia è anche l’occasione della prima uscita delle maschere tradizionali – come i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana e Sos Thurpos di Orotelli – personaggi cupi e misteriosi che indossando pelli e campanacci inscenano riti ancestrali dedicati al dio della natura. Grandi feste si svolgono nel mese di maggio un po’ ovunque presso santuari e chiese campestri in onore della primavera.
Un’altra festa simbolo dei Sardi è s’ardia de Santu Antinu, che si svolge il 6 luglio presso l’omonimo
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santuario di Sedilo, un rito religioso che risale all’età bizantina improntata su una spericolata corsa a cavallo. Un’altra solennità importante si svolge a Nuoro alla fine di agosto, per celebrare il Redentore con una grande parata di abiti tipici da tutta l’isola. Durante queste stesse occasioni potrai assistere a eventi folk, esibizioni di gruppi danzanti e di Cantu a tenore, una forma di canto polifonico della Barbagia di matrice pastorale, anch’esso patrimonio dell’UNESCO. E potrai gustare le prelibatezze della succulenta cucina agro-pastorale a base di carne e formaggi, accompagnate da ottimi vini come il Vermentino di Berchidda o il Cannonau di Dorgali, Mamoiada e Oliena, oppure ancora il vino rosso Mandrolisai prodotto fra i colli di Sorgono, Ortueri, Atzara, Tonara, Desulo e Meana Sardo. E ti si presenterà infine il cuore morbido dell’interno, quando assaggerai i dolci della festa, ripieni di ricotta e di mandorle e insaporiti con lo zafferano, l’“oro giallo” della Marmilla e del Medio Campidano che nel mese di novembre colora di viola i campi di Turri e di San Gavino Monreale.