Il nome parrebbe derivare da Golfo degli Arrangi, nome dato da alcuni marinai che fra quelle acque chete trovarono un approdo sicuro per riparare (arrangiare) i danni delle proprie imbarcazioni. Leggenda? Può darsi.
Ma davvero Golfo Aranci ha nelle sue spiagge e calette bianchissime, nelle trasparenze del mare, e persino nelle antiche casette dei pescatori, l’aspetto di un luogo di pace, di meditazione, lontano dalla movida della vicina Costa Smeralda.
Anche i musei, qui, si visitano in assoluto relax, in apnea o a bordo di un sottomarino come il MuMart (Museo Marittimo d’Arte): arte contemporanea sulla Terza Spiaggia, fra i 4 e i 7 metri di profondità.
Dalla Spiaggia Bianca, invece, tutti i giorni alle 19.30, una sirena spunta dall’acqua e canta No potho reposare. Leggenda? No, questa no.
