Nella costa sudoccidentale della Sardegna, definita dal navigatore e regista Jacques-Yves Cousteau come una delle più belle in Europa, tra faraglioni mozzafiato e acque trasparenti si nasconde un paradiso ancora incontaminato di natura e antiche storie di fatiche.
Potrebbe sembrare l’Irlanda questo angolo selvaggio di Sardegna ricco di impianti minerari abbandonati.
Arrivando dal mare svetta la maestosa sagoma calcarea di Pan di Zucchero, uno dei monumenti naturali più importanti della Sardegna.

Il bianco blocco cambrico, che deve il suo nome alla somiglianza con il Pão de Açúcardi di Rio de Janeiro, ha due grandi archi che creano fenomeni carsici con gallerie di cui una attraversabile su piccole imbarcazioni.

È uno spettacolo indimenticabile quello della luce del tramonto che si irradia generosa nella sagoma tanto bianca da sembrare fatta di zucchero. Gli appassionati di climbing possono scalare la cima alta 133 metri e da lì ammirare un panorama che volge lo sguardo ai vicini scogli di s’Agusteri e del Morto, la falesia di punta is Cicalas.

Sulla terraferma, sospeso tra cielo e mare, è visibile il torrino di Porto Flavia, uscita della galleria utilizzata per ilo trasporto dei minerali da caricare direttamente sulle navi, facente parte del complesso minerario di Masua.

Lungo queste tratte della memoria, la natura ha creato scenari incredibili e sono tante le grotte che si aprono sulle pareti calacree e scistose a picco sul mare: quella dei Contrabbandieri, delle Spigole, dei Pipistrelli, di Canalgrande, il Soffione di Masua, il Nido dell’Aquila e la famosa Grotta Azzurra o di Sardegna.
Quest’ultima è un incanto: una grotta marina segreta incastonata tra un mare blu cobalto e l’alta scogliera. Addentrandosi lentamente e con l’ausilio di guide speleo certificate regala caleidoscopici cromatismi cangianti risultato della luce riflessa sul bianco del calcare che penetra le trasparenze dell’acqua. Una volta dentro la fantastica grotta se si volge lo sguardo verso l’entrata lascerà stupito come questa sembra ricalcare i contorni della Sardegna.