Il Parco Geomarino di Capo Carbonara, il Parco regionale dei Sette Fratelli e il Parco Geominerario della Sardegna tra Muravera e Villaputzu, raccontano tre realtà opposte ma di assoluto fascino.
Per gli appassionati del mare, il Parco Geomarino di Capo Carbonara offre scenari sommersi incantevoli tra rocce granitiche e tafoni, con distese di margherite di mare dal caratteristico colore giallo, intervallate dal rosso delle gorgonie e le immense praterie di posidonia.

Qui vivono indisturbati polpi, gamberi, saraghi, triglie, dentici, ricciole, capponi, murene, aragoste, cefali, orate, corvine e tante altre specie che vengono preservate con precise regole di accesso, navigazione e pesca in tutta l’area. Affacciarsi con maschera e boccaglio in questi fondali sarà un’esperienza indimenticabile.

Il Parco dei Sette Fratelli che nel Sarrabus raccoglie i territori di Castiadas, San Vito e Villasimius rappresenta uno straordinario polmone verde con foreste di lecci, querce, pini marittimi, ginepri, lentischi, corbezzoli e mirto. Una miscela di profumi in cui si muovono indisturbati cinghiali e cervi.

A piedi o in mountain bike ci si potrà immergere nella quiete della natura. Il Parco Geominerario racconta un pezzo di storia mineraria della Sardegna. Una storia che parte fin dal tempo delle invasioni fenicie e puniche per arrivare al 1800 in cui l’attività estrattiva nel settore argentifero divenne intensissima fino alla prima metà del 1900.
I ruderi dell’antica attività mineraria a Villaputzu (Miniera di Baccu Locci) e a San Vito (Miniera di Monte Narba).