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Orgosolo Murales Sardegna
Foto shutterstock di MNStudio : Orgosolo, Barbagia

Misteri e bellezze nel cuore della Barbagia

Barbagia, così la chiamarono i Romani. Non riuscivano a penetrare quella zona selvaggia ed aspra nel cuore della Sardegna, difesa dalle montagne e dalla sua gente fiera e indipendente, veri e propri “barbari”- per la mentalità di quei rozzi conquistatori.

Ancora oggi la gente è fiera della propria identità ma, nella purezza della propria ancestrale tradizione, è diventata quanto mai accogliente ed ospitale. Selvaggio ed aspro è rimasto questo brandello di universo che raccoglie in sé mille e una scoperta. Il paesaggio intorno è impressionante. Da una parte incombe il massiccio contrafforte del Gennargentu, con i Supramonte di Orgosolo e di Urzulei che incantano con il loro biancore calcareo macchiato qua e là da secolari foreste di ginepro.

A valle si allunga la gola a strapiombo di Su Gorropu, il canyon più profondo d’Europa.

Foto shutterstock.com di Ivan Hlobej “Su Gorropu Canyon”

Le campagne offrono lo spettacolo di folte sugherete ai cui piedi sonnecchiano bianchi ciuffi di pecore al meriggio.

Foto shutterstock di Alexandra Suslova “Su Gorropu”

Nuoro è il capoluogo, culla di scrittori e artisti del primo Novecento.
Li si può apprezzare nelle case-museo che la città gli ha dedicato: la casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura 1926, e il museo intitolato allo scultore Francesco Ciusa, vincitore nel 1907 della Biennale di Venezia con la celebre statua “La madre dell’ucciso”. Per capire l’essenza etnica dei sardi è irrinunciabile una visita al Museo del Costume.

Foto Shutterstock di Daniele Fanni

Intorno a Nuoro si estende il triangolo delimitato dai paesi di Oliena, Orgosolo e Mamoiada, in mezzo a fiorenti vigneti di Cannonau. Se ne producono diversi eccellenti tipi, sia in cantine cooperative che private: a Oliena Gabriele D’Annunzio lo battezzò Nepente, come quello di omerica memoria che toglieva gli affanni. Mamoiada è il paese dei mamuthones, che incutono paura con i loro manti di pelle, le scure maschere di legno, il terribile suono ritmato dei campanacci. Da visitare l’interessante Museo della maschera mediterranea. Orgosolo, un tempo tristemente famoso per i banditi, oggi attira visitatori provenienti da tutto il mondo ad ammirare i murales che decorano le case e le vie di questo villaggio senza tempo.

Foto shutterstock.com di Alessio Orru “Corrasi Mountain”

Oliena vanta una storia nobile e un costume tra i più belli dell’isola. A pochi chilometri dal paese, la sorgente di Su Gologone è un’oasi di pace e il ristorante-hotel de charme Su Gologone riserva esperienze ed emozioni uniche a chi sa apprezzare i cibi genuini e l’arte.

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