Barbagia, così la chiamarono i Romani. Non riuscivano a penetrare quella zona selvaggia ed aspra nel cuore della Sardegna, difesa dalle montagne e dalla sua gente fiera e indipendente, veri e propri “barbari”- per la mentalità di quei rozzi conquistatori.
Ancora oggi la gente è fiera della propria identità ma, nella purezza della propria ancestrale tradizione, è diventata quanto mai accogliente ed ospitale. Selvaggio ed aspro è rimasto questo brandello di universo che raccoglie in sé mille e una scoperta. Il paesaggio intorno è impressionante. Da una parte incombe il massiccio contrafforte del Gennargentu, con i Supramonte di Orgosolo e di Urzulei che incantano con il loro biancore calcareo macchiato qua e là da secolari foreste di ginepro.
A valle si allunga la gola a strapiombo di Su Gorropu, il canyon più profondo d’Europa.

Le campagne offrono lo spettacolo di folte sugherete ai cui piedi sonnecchiano bianchi ciuffi di pecore al meriggio.

Nuoro è il capoluogo, culla di scrittori e artisti del primo Novecento.
Li si può apprezzare nelle case-museo che la città gli ha dedicato: la casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura 1926, e il museo intitolato allo scultore Francesco Ciusa, vincitore nel 1907 della Biennale di Venezia con la celebre statua “La madre dell’ucciso”. Per capire l’essenza etnica dei sardi è irrinunciabile una visita al Museo del Costume.

Intorno a Nuoro si estende il triangolo delimitato dai paesi di Oliena, Orgosolo e Mamoiada, in mezzo a fiorenti vigneti di Cannonau. Se ne producono diversi eccellenti tipi, sia in cantine cooperative che private: a Oliena Gabriele D’Annunzio lo battezzò Nepente, come quello di omerica memoria che toglieva gli affanni. Mamoiada è il paese dei mamuthones, che incutono paura con i loro manti di pelle, le scure maschere di legno, il terribile suono ritmato dei campanacci. Da visitare l’interessante Museo della maschera mediterranea. Orgosolo, un tempo tristemente famoso per i banditi, oggi attira visitatori provenienti da tutto il mondo ad ammirare i murales che decorano le case e le vie di questo villaggio senza tempo.

Oliena vanta una storia nobile e un costume tra i più belli dell’isola. A pochi chilometri dal paese, la sorgente di Su Gologone è un’oasi di pace e il ristorante-hotel de charme Su Gologone riserva esperienze ed emozioni uniche a chi sa apprezzare i cibi genuini e l’arte.