ALGHERO DAL PORTICCIOLO A CAPO CACCIA
Da Bosa percorriamo in auto verso nord i 45 chilometri di strada litoranea (strade provinciali 49 e poi 105) che conducono ad Alghero: un nastro grigio sospeso tra mare e montagna, teatro di irresistibili panorami. Il porto di Alghero si inserisce fra il susseguirsi di spiagge di rena bianca, calette nascoste, rocce pianeggianti e scogliere a picco sul mare. Ospitò le imbarcazioni dei Genovesi che la fondarono nel XII secolo e si trasformò in un caposaldo militare nel periodo di dominazione catalana e spagnola. Per questo ha conservato l’uso del catalano. Il porto si trova sotto le mura dell’elegante centro storico della città, rimasto pressoché intatto in un alternarsi di vie, chiese, torri fortificate e bastioni a picco sul mare fra ristorantini e locali all’aperto. Fra le spiagge segnaliamo il Lido di San Giovanni, praticamente in centro città, le Bombarde, acqua limpidissima, sabbia bianca e fine e circondata da una rigogliosa pineta, e infine la spiaggia del Lazzaretto. Merita una visita Capo Caccia, a 25 chilometri dalla città, col faro e uno stupendo panorama sul golfo. Da qui, attraverso una scalinata di 656 gradini, si scende verso la suggestiva Grotta Di Nettuno dove è possibile approdare anche in barca: con altezze fino a 20 metri, spuntano dalle acque colossali colonne a sostegno della volta che offrono aspetti fantastici enfatizzati dalla disposizione di fonti di luce artificiale.