DUNE E MINIERE
Quarto giorno alla scoperta dell’Iglesiente, fra spettacolari paesaggi marini e i numerosi resti che testimoniano il passato minerario della zona. Iniziamo da Nebida, piccolo villaggio in posizione elevata sul mare: dal Belvedere si gode di una vista mozzafiato. A pochi chilometri a nord ecco Masua, antico centro minerario: scendendo in città, la strada costeggia un complesso estrattivo abbandonato e raggiunge una spiaggia che offre una vista straordinaria sul Pan di Zucchero, faraglione che coi suoi 133 metri è lo scoglio più alto d’Europa. Dalla spiaggia di Masua una strada di 2,5 chilometri conduce a Porto Flavia, complesso sotterraneo scavato nella scogliera a 50 metri sul livello del mare, utilizzato per caricare direttamente sulle navi ormeggiate più in basso lo zinco e il piombo estratti dalle miniere. Da Masua, la s.p. 83 dopo una serie di stretti tornanti porta a Cala Domestica, spiaggia sabbiosa meravigliosa incuneata in un’insenatura naturale stretta fra scogliere rocciose. Cinque chilometri dopo arriviamo a Buggerru, località di villeggiatura con un piccolo porticciolo. Consigliamo a due chilometri a nord la favolosa spiaggia sabbiosa di Portixeddu. Superando Capo Pecora entriamo nella Costa Verde, uno dei litorali sardi più belli e incontaminati: celebri le spiagge di Scivu, Piscinas, Marina di Arbus e Torre dei Corsari, lunghissime e ricche di alte dune di sabbia.