









IL SUPRAMONTE TRA GROTTE E CANYON
Da Orosei a Dorgali: i 21 chilometri che separano i due maggiori centri delle Baronie sono circondati dalla macchia mediterranea e da imponenti costoni rocciosi. E’ questo il panorama che accompagna i viaggiatori fino alla Grotta di Ispinigoli, al cui interno è presente la stalattite più alta d’Europa: una colonna di 38 metri che congiunge la base con la sommità della struttura. Per arrivare al fondo si devono scendere 280 gradini che portano alle viscere della cavità: si tratta di uno spettacolo raro a vedersi. A 12 chilometri di distanza, percorrendo la s.s. 125 e poi la s.p. 38, si trova il villaggio nuragico di Serra Orrios, uno dei più grandi e meglio conservati dell’intera Sardegna, circondato da ulivi millenari: risale al XVI secolo a.C. e racconta attraverso i resti composti da sei isolati formati da 5-6 capanne disposte a cerchio, due tempietti e un pozzo per l’acqua al centro, la vita dei popoli nuragici. Rientrando sulla Orientale Sarda, dopo circa 40 minuti in direzione sud arriviamo nei pressi di un autentico monumento naturale: la Gola di Su Gorroppu, che si apre in tutta la sua magnificenza nel cuore del Supramonte fra imponenti pareti calcaree a strapiombo che raggiungono i 400 metri di altezza, è una sorta di grand canyon d’Europa. La zona è ricca di piante endemiche, boschi di lecci e falesie traforate da rocce: per questo si presta a passeggiate a piedi, arrampicate e spettacolari itinerari di trekking.