ITINERARIO IN BARBAGIA
Il borgo barbaricino di Oliena, distante dieci chilometri da Nuoro, sorge ai piedi del Monte Corrasi: qui emergono i lati più selvaggi e sorprendenti della Sardegna quali canyon, doline, ripide valli, sorgenti carsiche e fitte foreste. Il paese, che conta seimila abitanti, ha ricevuto l’importante riconoscimento della “Bandiera Arancione”, assegnato dal Touring Club Italia ai piccoli comuni che si distinguono per le qualità turistico-ambientali. È un centro celebre per la produzione di un eccellente olio d’oliva extravergine, oltre che per i dolci, i gioielli in filigrana e l’abbigliamento tradizionale femminile. Ma, probabilmente, è il vino Cannonau che da secoli viene prodotto nelle vigne del paese a costituire un’autentica eccellenza della Sardegna: si tratta del Nepente di Oliena, il rosso secco e sapido che fece innamorare anche il poeta italiano Gabriele D’Annunzio, che scrisse: “Non conoscete il Nepente di Oliena nemmeno per fama? Ahi lasso!” Nella fertile valle di Guthiddai, a 15 km dal centro abitato, si può visitare uno dei più scenografici monumenti naturali dell’intera Sardegna, la spettacolare sorgente carsica di Su Gologone. Si presenta come un piccolo laghetto incastonato tra due alte pareti a strapiombo di roccia dolomitica, dove l’acqua cristallina si colora di sfumature diverse a seconda della luce. Queste acque sorgive hanno una portata di 500 litri al secondo e sgorgano fra una rigogliosa vegetazione per poi confluire nel fiume Cedrino. La vicinanza di Oliena con il capoluogo Nuoro suggerisce una visita allo straordinario Museo MAN, che offre in esposizione permanente oltre 600 dipinti di autori della storia dell’arte sarda, tra i quali Edina Altara, Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Francesco Ciusa, Mario Delitala, Carmelo Floris, Maria Lai, Costantino Nivola, Salvatore Fancello e Giovanni Pintori. Ma l’attività primaria del MAN è quella di proporsi come luogo di ricerca e comunicazione dei fenomeni più innovativi della produzione artistica grazie alla organizzazione di numerose mostre temporanee. A venti km a sud di Nuoro si trova Orgosolo, disteso su un ripido pendio poco distante dagli immensi e solitari territori montuosi a nord del massiccio del Gennargentu. Questo paese di 4.200 anime si distingue da qualsiasi altro centro della Barbagia e della Sardegna per la presenza di oltre 150 pitture murarie sulle facciate delle abitazioni, che ne fanno un autentico paese-museo: si tratta dei celebri “murales”, che fino agli anni ’70 rappresentavano attraverso figure drammatiche la vita dei pastori, la miseria e le lotte per la terra. Gli ultimi due decenni del ‘900 vedono cambiare l’oggetto di queste rappresentazioni che colorano le stradine, le piazze e le case del centro: il murale diventa un vero e proprio quadro decorativo che racconta il quotidiano del paese e della vita pastorale. Un’attrattiva che richiama ogni anno decine di migliaia di turisti dall’Italia e dall’estero.