ITINERARIO NORD OVEST
Ampie spiagge, di un colore che ricorda le desertiche dune nordafricane, come quella di Bosa Marina. Un mare limpido e pescoso nel quale riversa le sue acque il Temo. Poi il borgo medievale, che si arrampica sul poggio dove da quasi 900 anni un antico castello domina tutto l’abitato circostante. Inizia da Bosa, nella regione della Planargia a 45 chilometri a sud di Alghero, questo itinerario nel quadrante nord occidentale della Sardegna. Celebrata per la produzione di malvasìa, il tipico vino liquoroso dal sapore intenso, e del filet, l’antica arte del ricamo, Bosa propone un ventaglio di possibilità che la rendono godibile in tutti i periodi dell’anno. La difficile difendibilità di un paese di pescatori e agricoltori avevano suggerito un arroccamento urbano sopra le pendici del Colle di Serravalle, al fine di proteggere l’omonima fortezza fatta edificare nel 1112 dai marchesi Malaspina, feudatari e signori di Bosa. In questo stato di cose si inseriva la costruzione del nucleo abitativo tardo-medievale denominato Sa Costa (il costone) coi suoi viottoli in basalto. Più in basso, nel Corso Vittorio Emanuele ci sono le case disposte a schiera parallelamente al Temo, edificate nel corso dell’800 con le facciate di un vivace colore pastello e i balconcini in ferro battuto. A due chilometri dal centro abitato sorge, in una posizione pittoresca, l’edificio religioso più conosciuto di Bosa, l’antica cattedrale di San Pietro.