LA PELOSA, UNA SPIAGGIA DA COPERTINA
La terza tappa dell’itinerario è Stintino, che raggiungiamo percorrendo verso nord la s.p. 42 dei Due Mari nel cuore della Nurra. Il territorio stintinese è praticamente un lembo di terra tra due mari, adagiato nell’estremità nord-occidentale della Sardegna. La storia del paese è indissolubilmente legata alla pesca e alla lavorazione del tonno come ben rappresentato nel Museo delle Tonnare. La spiaggia simbolo di Stintino, a cinque chilometri dal paese, è La Pelosa, famosa nel mondo, con fondali limpidi e bassissimi per decine di metri e una sabbia candida e impalpabile. I colori turchese e azzurro del mare sfumano col cielo in un panorama suggestivo presidiato dalle torri intorno. I faraglioni di Capo Falcone, l’isola Piana e l’Asinara la proteggono dall’impeto del mare aperto: tutt’attorno la macchia mediterranea e i ginepri contorti dalle raffiche di vento. Dal porticciolo turistico di Stintino ci si imbarca per visitare quel paradiso incontaminato che è il parco naturale nonché area marina protetta dell’isola dell’Asinara: colline arrotondate e ricoperte di verde mediterraneo, fauna caratteristica come l’asinello bianco, mille tonalità del mare e fondali ricchi di vita. La generosità naturalistica dell’Asinara è disseminata su 50 chilometri quadrati da percorrere in bici, a cavallo, a bordo di fuoristrada o trenini. L’isola è rimasta intatta anche grazie all’istituzione nel 1975 del carcere di massima sicurezza.