LO SCRIGNO DELLA STORIA DEL MEDITERRANEO
Si sente dire spesso che la Sardegna è un “museo a cielo aperto”, e non senza ragione: poiché le migliaia di testimonianze archeologiche dalle necropoli del Neolitico agli
allineamenti di menhir, i nuraghi e poi le tombe di giganti, i villaggi-santuario e i pozzi sacri, le fonti sacre e i templi a mègaron, fino agli insediamenti punici e romani – esprimono l’essenza di una storia millenaria che non ha eguali al mondo e di una terra culla di culture e popoli evoluti.
L’archeologia in Sardegna vive oggi un momento di grande fermento, con il risveglio dell’interesse generato dalle nuove scoperte, nel tentativo di svelare i misteri che sussistono a causa dei
tanti siti e monumenti che ancora restano da scavare e studiare. Come quelli sulle indecifrabili genti che edificarono le sepolture dolmeniche, gli allineamenti di menhir e le domus de janas. Forse l’isola era collegata al megalitismo celtico e bretone? E che popolo era quello che edificò le torri di pietra chiamate nuraghi, che ancora oggi caratterizzano il paesaggio sardo? Se anche tu vuoi provare a svelare gli enigmi del patrimonio storico della Sardegna, devi venire qui a toccare e ammirare dal vivo i numerosi gioielli architettonici che ci sono stati tramandati e che sono fruibili da tutti. Vieni, e scoprirai la potente energia di una terra e di una civiltà di pietra che ha ancora tanti segreti da raccontarti.