Oltre il bel mare smeraldino e le località più alla moda, la Gallura si mantiene una regione ancora bucolica, persa nella sua natura più selvaggia, aggrappata ancora ad uno stile di vita autentico.
Qui, il viaggiatore più curioso, che abbia voglia di scoprire un territorio nuovo lontano dal turismo più eccessivo e spocchioso, può scegliere di seguire un percorso naturale, tra i meandri più nascosti di questa regione.

Punta Ololvica, immersa in un ambiente suggestivo in cui flora e fauna giocano insieme, sorge su un altopiano granitico addolcito da sughere. Qui nasce il Tirso, il fiume più importante della Sardegna, che sgorga su questo altopiano per poi volgere il suo corso più giù, verso il sud-ovest dell’isola.

La Gallura si perde poi in foreste abbellite di verde, con lecci, sughere, pini, corbezzoli e ginepri: è questa la “Foresta di Sas Tumbas”, un grande complesso demaniale di circa 2000 ettari. Se volete conoscere uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi della zona, allora dirigetevi a Padru, nella frazione di Baddevera.
Baddevera è immerso in una vegetazione fitta e rigogliosa nella quale trovano posto numerose case abbandonate, lasciate all’incuria del tempo.